Il presente
quadretto è un delizioso omaggio
al Fanciullino del Pascoli.
L’autore con quest’opera viene teorizzando
la propria poetica, intimamente
connessa sì al Decadentismo,
ma di derivazione Teppista.
Immagina così un Fanciullino che
abbandonato nella periferia
dell’anima, acquista natura di vandalo
e delinquente.
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