In questo tempo la pittura dello Snervieri sembra avviare un colloquio con quella di
qualcun'altro. La figura femminile, in parte costretta tra due braccia e coi piedi a usare due occhi come babbucce, impone una ritmica e un taglio
pressoché verticale alla logica orizzontale del dipinto. Verticalità che sembrerebbe risolvere la cadenza stessa dell'opera per triangolazioni amorose, le quali chiaramente alludono all'inesausta ricerca di un ordine ed un equilibrio
mentale completamente oscuro allo Sparvieri.
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